Protocollo Zeus a Mantova

Luogo

Mantova

Partner

Associazione Voandalana

Durata

2020-2025

Beneficiari

uomini autori di maltrattamenti e stalking

Budget

36.000€

Un protocollo per accompagnare gli autori di violenza e stalking verso il recupero.

Il contesto

Il fenomeno della violenza di genere e domestica è purtroppo in continua crescita in Italia. Negli ultimi anni, la società civile ha avviato numerosi e importanti percorsi di supporto e sensibilizzazione sui diritti delle donne vittime di violenza. Tuttavia, sul territorio mantovano mancano ancora programmi mirati a sostenere il cambiamento e la gestione affettiva degli autori di tali reati, ovvero gli uomini maltrattanti. Fondazione Marcegaglia, da sempre in prima linea sul tema della violenza di genere, ha collaborato con alcuni Centri Antiviolenza per offrire supporto alle vittime. Tuttavia, questo intervento da solo non è sufficiente: è fondamentale intervenire anche sugli autori dei reati, intercettando i comportamenti a rischio e accompagnando gli uomini segnalati verso un percorso di recupero, affinché non ripetano più tali gesti.

Il protocollo Zeus

Dall’esigenza di affrontare il fenomeno della violenza di genere a tutto tondo con una visione anche preventiva, è nato nel 2018 a Milano, su idea del Centro Italiano di Promozione della Mediazione (CIPM), il Protocollo Zeus che ha lo scopo di intercettare le condotte a rischio e recuperare gli uomini autori di fatti di violenza e stalking. Il nome del protocollo evoca il primo maltrattante della storia, le cui modalità di dominio costituisce un monito da cogliere: affinché tanti uomini non si trasformino in despoti è necessario troncare sul nascere il loro agire inadeguato e violento. Il trattamento è volto al miglioramento della gestione delle emozioni e della propria affettività, nella convinzione che agire all’inizio della spirale della violenza è determinante per prevenire la degenerazione dei primi atti, affinché colui che li ha commessi possa fermarsi prima. Il Protocollo Zeus, attivo a Milano e Cagliari, ha avuto già risultati incoraggianti: l’87% degli uomini segnalati dalla questura ha scelto di partecipare al percorso e il tasso di recidiva si è sensibilmente ridotto.

Il progetto arriva a Mantova

A ottobre 2020 è stato siglato il protocollo d’intesa tra la Questura di Mantova e il CIPM, accordo che prevede la collaborazione dell’Associazione Voandalana come ente attuatore delle azioni trattamentali. L’avvio del progetto è stato reso possibile dal contributo di Fondazione Comunità Mantovana e di Fondazione Marcegaglia. Anche nel mantovano l’obiettivo è quello di reinserire questi uomini nella società favorendo il rientro nella legalità, il loro benessere e soprattutto il benessere delle persone che stanno loro intorno per evitare che in futuro possano ripetere questi gesti di violenza. Il progetto prevede la formazione degli operatori coinvolti nelle attività trattamentali, la creazione di una rete con i vari servizi che si occupano di violenza di genere sul territorio e l’accompagnamento di beneficiari attraverso colloqui individuali e un lavoro di gruppo.

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